Matera , li 14 Maggio 2009
Oggetto : Richiesta Atto di Indirizzo Ministeriale per lo stabilimento ex EniChem della Val Basento.
Documento inoltrato all’ufficio Territoriale del Governo, il 5 maggio 2009.
A seguito delle valutazioni, delle considerazioni sui documenti acquisiti e, sugli accadimenti, l’Aiea Vba ha effettuato uno studio ed elaborato un documento che mette alla luce i danni che l’esposizione a sostanze a materiali ad effetti cancerogeni come i manufatti in fibre di amianto hanno generato e , purtroppo, continuano a generare in modo esponenziale tra i lavoratori ex esposti e, pone in evidenza le omissioni da parte degli Enti preposti alle certificazioni utili al riconoscimento dei benefici previdenziali dei lavotori che hanno prestato servizio nel sito industriale della ex EniChem di Pisticci Scalo.
L’Ente Tecnico dell’INAIL, incaricato al rilascio delle certificazioni utili al riconoscimento dei benefici previdenziali, nonostante, la notevole documentazione prodotta (di seguito evidenziata) sia dai lavoratori, dai loro rappresentanti, dal Dipartimento Provinciale del Lavoro, dalle USL, che dalle CTU emesse su mandato della Sezione Lavoro del Tribunale di Matera, ha escluso i lavoratori ex esposti dei principali impianti chimici, dove si utilizzava massivamente manufatti in fibra di amianto e di tutti i servizi ed Uffici di Staff agli impianti di Produzione.
L’Aiea Vba come evidenziato nelle considerazioni finali del doc. “Le Patologie legate all’amianto” ribadisce che l’obiettivo dello studio è quello di dar forza e argomentazione a tutte quelle persone che nell’ambito delle loro responsabilità Istituzionali, possono o hanno il dovere di rendere giustizia alle famiglie dei lavoratori che purtroppo sono deceduti e, per tutelare i diritti dei lavoratori dei siti industriali della Val Basento.
Questo documento, quindi, voglia essere interpretato come :
- supporto tecnico alle richieste inoltrate dalle Confederazioni Sindacali al Prefetto di Matera;
- da richiamo alle Istituzioni nazionali e regionali al fine che, nell’ambito delle proprie responsabilità e delle leggi vigenti, decidano per cercare di limitare le ricadute finali delle conseguenze derivanti dall’esposizione a sostanze ad effetti cancerogenici.
L’Aiea Vba chiede : “Perchè il Dipartimento Sanitario Regione Basilicata, nonostante quanto emerso tra i lavoratori ex esposti dell sito industriale di Pisticci, continua a ritardare la decretazione del protocollo che il Gruppo di lavoro per la tutela dei diritti dei lavoratori esposti all’amianto ha sollecitato inoltrando una propria proposta in data 15 dicembre 2008” ?.
Solo tra i dipendenti diretti della ex EniChem di Pisticci, abbiano contratto patologi tumorali oltre 137 persone rispetto ad una forza lavoro massima 3000 persone (elenco provvisorio, ottenuto con il passa parola tra i lavoratori )e, purtroppo, oltre 106 compagni hanno avuto la premorienza; nel reparto Polimerizzazione / Fibra Poliammidica è venuta a mancare ca. il 25% della forza lavoro massima che ha prestasto servizio, nel reparto Polimerizzazione Poliestere hanno avuto la premorienza 4 addetti caldaie su un totale di 6 addetti.
Considerando che, tra dipendenti diretti dell’ex EniChem e le maestranze dell’indotto, nello stabilimento di Pisticci Scalo hanno prestato la loro opera ca. 5000 persone , è spaventoso ipotizzare quali potrebbero essere le proiezioni delle possibili conseguenze generate dall’utilizzo di sostanze ad effetti cancerogenici come le fibre di amianto.
1) – L’Aiea Vba alla luce di quanto sopra e di quanto riportato nel dettaglio,
Chiede al Prefetto
- di promuovere un incontro: con il Dipartimento Provinciale del Lavoro, con le ASL territoriali, con il Renam Cor del Dipartimento Sanitario Regionale, con l’Ispesl territoriale, con le OO.SS. Regionali e con Aiea Vba, al fine di valutare congiuntamente la necessita di promuovere una commissione tecnica atta ad analizzare se da parte della Contarp-Inail vi sia un abuso di “Atti di Ufficio”, perchè è Scienza Applicativa Industriale che tutti i processi per la produzione di polimeri fusi per uso tessile e dei relativi processi di trasformazione in manufatti intermedi (Reparti di Filatura, Stiro, Testurizzazione/Orditura, …etc), come quelli dell’EniChem di Pisticci, di Ottana, della Cucirini di Ferrandina, della Meraklon di Terni, della Nero Montoro di Terni, della Montefibre di Marghera,….. etc , hanno utilizzato equivalenti o simili apparecchiature, macchinari, sistemi di protezione in assoluto ed individuali (D.P.I. in tessuto di fibre di amianto), sistemi di coibentazione e protezione delle strutture e infrastrutture impiantistiche protette con fibre in amianto floccato (espressamente richiesto dalle normative di prevenzione incendi, allora vigenti, per migliorare la resistenza al fuoco delle strutture metalliche in funzione del carico di incendio gravante sulla struttura).
Quanto detto è conosciuto da tutti gli ispettori degli Enti preposti al controllo della prevenzione, della sicurezza sia dei lavoratori che degli ambienti di lavoro.
2) – L’Aiea Vba nella consapevolezza :
- delle responsabilità istituzionali della Regione Basilicata che il Governo Nazionale Le ha conferito con le disposizioni del D.Lgs. n. 496 /1993, convertito e reso applicativo con le modificazioni , dalla Legge n. 61 del 21 gennaio 1994 e, che con la Legge Regionale n. 27 del 19 maggio 1997, la Basilicata, per rendere attuative le disposizioni nazionali e successivamente dell’ANPA, ha istituito l’ARPAB da cui dipende , anche, la struttura Regionale Amianto che opera a supporto dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL.
- che la Regione Basilicata ha maturato un’esperienza significativa sulle modalità di monitoraggio e di intervento sull’inquinamento ambientale, avvalendosi, anche, della collaborazione dell’Istituto di Metodologie per l’analisi Ambientale (Imaa) nel progetto per accertare e monitorare lo stato globale di inquinamento ambientale da fibre di amianto della Regione al fine di individuare le situazioni di pericolo effettivo da risanare con urgenza.
Chiede alla Regione Basilicata :
2a) – L’ottemperanza di quanto previsto dalla Legge n. 257 del 27 marzo 1992 “Norme per la cessazione dell’impiego dell’amianto” e, disponga per cartografare la presenza di amianto nei siti industriali della Val Basento (siti attivi e dismessi) al fine di definire le situazioni di pericolo prioritarie e di stabilire gli interventi di ripristino ed, al fine di far prendere coscienza alla cittadinanza delle conseguenze che le fibre cancerogene di amianto possono generare :
- Pianificare incontri, con scadenza annuale, con le Parti Sociali, con le Istituzioni e con AIEA VBA, per evidenziare lo stato di avanzamento dei piani attuativi Regionali per la Salute, la Sicurezza e Solidarietà Sociale e dei Servizi alla Persona ed alla Comunità;
- Impostare il “Piano Informativo Regionale “ rivolto alla popolazione sulle attività svolte, sui dati rilevati e sugli interventi effettuati sul tema amianto.
Per tale piano informativo, poniamo come riferimento quanto disposto in merito dalla Regione Lombardia. :
– Portale Internet per l’informazione al cittadino ed agli operatori del settore sui PRAL (Piano Regionale Amianto Lombardia). Il sito deve essere rivolto alla popolazione, ai proprietari di immobili con presenza di amianto, alle aziende addette alla rimozione ed allo smaltimento ed ai gestori delle discariche specializzate.
– Incontri, opuscoli e comunicati da diffondere tramite mass-media finalizzati ad informare e creare la consapevolezza nella popolazione dei problemi relativi all’amianto.
– Schede informative tipo, da fornire ai Comuni, quale supporto ad iniziative locali di informazione e coinvolgimento della popolazione.
– Protocolli per modalità di verifica dello stato di conservazione dei manufatti in amianto Eternit presenti nelle comunità territoriali e, attivare fondi per le eventuali rimozioni e smaltimento a discarica specializzata.
– Istituzione di sportelli -amianto, Provinciali e Comunali, messi al servizio del cittadino per le informazioni e le pratiche di avvio a discarica autorizzate dei manufatti in amianto Eternit (serbatoi acqua, grondaie, superfici ondulate,…etc.).
2b) – Avviare una “Indagine Sanitaria” per :
- Conoscere le reali conseguenze generate dall’utilizzo dell’amianto e/o di altre sostanze cancerogeniche nelle attività industriali della Val Basento, come da Decreto 27 aprile 2004 “Elenco delle malattie per le quali è obligatoria la denuncia, ai sensi e per gli effetti dell’art. 139 del testo unico, approvato con decreto del Presidente della Repubblica il 30 giugno 1965, n. 1124 e, successive modificazioni e integrazioni (GU n. 134 del 10.06.2004);
- Rendere attuativo il protocollo di intesa per la realizzazione delle Attività di Sorveglianza Sanitaria dei lavoratori ex esposti- amianto, la cui bozza, elaborata dalle parti sociali del Gruppo di lavoro per la tutela dei diritti dei lavoratori esposti all’amianto nei siti industriali della Val Basento (MT), è stata trasmessa al Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale, Servizi alla Persona ed alla Comunità, Racc. n. 13594253182-4 del 18.12.2008.
– L’indagine sanitaria deve coinvolgere tutti gli ex dipendenti e/o i dipendenti, come da libro matricola, dei siti industriali produttivi insediatesi nell’area territoriale Salandra – Ferrandina – Pisticci (siti attuali e/o dismessi), perchè, considerato il lungo tempo di latenza delle patologie tumorali legate all’esposizione alle fibre cancerogene dell’amianto (da 15 a 40), non si conoscono quali saranno le ricadute finali della tragedia che sta coinvolgendo gli ex e/o i lavoratori della Val Basento e, riteniamo che, solo con forme di monitoraggio preventivo in funzione di sorveglianza sanitaria e di diagnosi precoce si può cercare di evitare la degenerazione di malattie correlabili all’amianto e dare una speranza a chi, purtroppo, ha contratto una patologia maligna e non lo sa.
– Verificare la necessità e la possibilità di estendere l’Indagine Sanitaria, anche, a tutti i cittadini della frazione comunale di Pisticci Scalo, di Macchia di Ferrandina e di tutte le Comunità prospicenti ai siti industriali ed alle discariche di materiali inerti (vedi Studi Epidemiologico A.O. Monaldi di Napoli, allegato 10).
L’Aiea Vba propone :
2c) – L’istituzione di un fondo Regionale per i familiari della vittima che ha avuto la premorienza, attingendoalle royalties rivenienti dalle estrazioni petrolifere fatte dal Gruppo ENI nell’area geografica dell’asse Salandra – Ferrandina – Pisticci.
L’Aiea Vba alla luce di quanto sopraesposto e di quantodi seguito riportato nel dettaglio,
Chiede al Ministero del Lavoro ed alla Regione Basilicata :
3) – che, anche, lo stabilimento ex EniChem di Pisticci Scalo, venga inserito negli Atti di Indirizzo Ministeriali previsti per i lavoratori che sono stati interessati all’esposizione di fibre di amianto, prevedendone l’estensione dei tempi di applicazione così come previsto dal Decreto attuativo (12.03.2008) della Legge 24.12.2007, n. 247, articolo 1, commi 20, 21 e 22 ed ex art. 3 della Costituzione della Repubblica Italiana e art. 1 prot. 1 CEDU e artt. 2, 8 e 14 CEDU.
4) – la riapertura dei termini, con l’emanazione di un Decreto, al fine di permettere alla maggior parte dei lavoratori ex esposti , diretti dipendenti dell’EniChem ed indiretti, che hanno prestato servizio nello stabilimento di Pisticci alle dipendenze delle ditte Appaltatrici dei lavori di servizio e di supporto allo stesso stabilimento e, che non hanno presentato entro il 15 giugno 2005 la richiesta per la certificazione INAIL, necessaria per il riconoscimento dei benefici previdenziali.
Per un diritto di eguaglianza tra i lavoratori dello stesso stabilimento .
Chiede a sua Eccellenza “ Presidente della Repubblica “ :
5) – di suffragare, la richiesta di riconoscimento dei benefici che il Governo Nazionale dispone per le “Morti Bianche sul Lavoro”, a tutte le famiglie dei lavoratori dei siti industriali della Val Basento ex esposti, che ha pche hanno avuto la premorienza per patologie tumorali.
A.I.E.A. VBA