Gruppo per la tutela dei diritti dei lavoratori Centro Sardegna – Nuoro (NU) – CGIL–CISL–UIL–AIEA VBA & CSA (Associazione Italiana Esposti Amianto, Basilicata Val Basento & Centro Sardegna) Nuoro, 09 Marzo 2010
“DIRITTO ALLA PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI ESPOSTI ALL’AMIANTO” “Benefici Previdenziali per i lavoratori dello Stabilimento Petrolchimico ex EniChem-Montefibre di Ottana (NU)” esposti al rischio amianto, ex legge 257/92 MANIFESTIAMO per : – le inadempienze, le furbe lungaggini dei Responsabili delle procedure e dei Responsabili aziendali che non hanno permesso di ottenere un diritto, anche, ai Lavoratori ex esposti ed esposti del Centro Sardegna; – CONTARP-INAIL, INPS, ENICHEM, MONTEFIBRE e le AZIENDE reduci-eredi dello spezzatino ex ENICHEM sono corresponsabili e complici di questa ingiustizia che è stata fatta nella Media Valle di lacrime del Tirso; – evidenziare la nostra sfiducia nelle Istituzioni, soprattutto con quelle locali che indirettamente, non aiutandoci, hanno finora permesso questa ingiustizia nei riguardi dei propri concittadini, mentre altrove come a Pisticci (MT), realtà gemella di Ottana, questo non è successo. Ci CHIEDIAMO,
Perché questa ingiustizia ????? davvero siamo così ignoranti , tanto da considerarci idioti di una fastidiosa colonia o riserva indiana ??? Negli anni 1970÷73, circa quattrocento lavoratori, futuri manutentori, operatori e tecnici hanno fatto i corsi e lavorato in aziende “analoghe” del continente acquisendo, oltre che, la professionalità, anche ,la bontà di tutti i materiali contenenti amianto, considerati dai datori di lavoro, elementi insostituibili e indispensabili per la sicurezza impiantistica; materiali che è stato manipolato inconsapevolmente non conoscendo la loro pericolosità e senza dispositivi di protezione. I lavoratori sono stati Formati in questa cultura al fine di trasmettere e mettere in pratica le Esperienze Acquisite negli impianti dell’ ex ENICHEM di OTTANA. Non è un segreto di stato : L’analogia” degli impianti tra stabilimenti chimici e/o petrolchimici, come : – l’analogia” tra le Centrali termoelettriche, tra gli l’impianti per la produzione di fibre : Poliestere, Poliammidica ed Acrilica,…etc Ma, forse e perché ad Ottana “ Nei macchinari, nelle apparecchiature e nel piping : le guarnizioni, le coibentazioni, i capotti, i cuscini, le coperte, le trecce, le baderne,..ecc. non contenevano amianto, bensì “lana di pecora”. Quindi , i lavoratori del Centro Sardegna hanno sbagliato ed hanno preso (come si suol dire ) una grande cantonata? Denunciamo che, purtroppo, solo ad Ottana tra i lavoratori ex EniChem (da notizie acquisite col passa parola dei lavoratori), si contano ad oggi venticinque decessi per patologie tumorali, non si hanno dati certi dei malati di ex lavoratori dell’ex ENICHEM. Stiamo raccogliendo notizie dai paesi limitrofi e purtroppo non sono confortanti. Tocchiamo con mano la sfiducia e la rassegnazione dei loro famigliari, perché non aiutati da chi avrebbe ed aveva il dovere di aiutarli (omissioni , silenzio istituzionale, quasi silenzio stampa). Quanti casi dobbiamo contare prima d’avere giustizia ?????? a) Rimarchiamo l’importanza dell’applicazione del monitoraggio preventivo in funzione della sorveglianza sanitaria per tutti i lavoratori ex ENICHEM, MONTEFIBRE e di IMPRESE che hanno lavorato e lavorano ancora nella Media Valle del Tirso, perché E’, anche, UN LORO DIRITTO. b) Chiediamo all’ INAIL SARDA, “la Certificazione di Esposizione Amianto” per tutti i lavoratori delle industrie del centro Sardegna, perché E’, anche, UN LORO DIRITTO. c) Chiediamo all’. INPS, “i Riconoscimenti previdenziali, previsti dalla 257/92”. d) Chiediamo, l’attuazione del Fondo Vittime Amianto, legge 244/2007 del 28.12.2008. Il “Gruppo di lavoro per la tutela dei diritti dei lavoratori esposti all’amianto nei siti industriali del Centro Sardegna”, chiede semplicemente alle Istituzioni che :
“le affermazioni del diritto alla tutela della salute”, non restino solo affermazioni, ma un diritto uguale per tutti i cittadini italiani (art. n. 3 della Costituzione Italiana) e, non un diritto mutevole a seconda della località geografica”. |