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Legislatura 16º – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 352 del 16/03/2010

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Legislatura 16º – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 352 del 16/03/2010

 

SENATO DELLA REPUBBLICA
—— XVI LEGISLATURA ——

352a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO

SOMMARIO E STENOGRAFICO

MARTEDÌ 16 MARZO 2010

 

DICHIARAZIONE VOTO SEN. FELICE CASSON

 

(Doc. XXII, n. 7) CASSON ed altri. – Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta che indaghi sui casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato nelle missioni militari all’estero, nei poligoni di tiro e nei siti in cui vengono stoccati munizionamenti, anche sulla base dei dati epidemiologici disponibili, riferiti alle popolazioni civili nei teatri di conflitto e nelle zone adiacenti le basi militari sul territorio nazionale in relazione all’esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno, con particolare attenzione agli effetti dell’utilizzo di proiettili all’uranio impoverito e della dispersione nell’ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni

 

 

CASSON (PD). Signor Presidente, stiamo affrontando oggi una vicenda molto scottante e delicata, che non riguarda – questo va ricordato al senatore Divina – soltanto la vicenda dell’uranio impoverito. Non stiamo facendo archeologia di un’indagine, ma stiamo cercando verità e giustizia, perché continuano a giungere anche oggi, da ogni parte del Paese, segnalazioni di patologie di vario genere che hanno colpito militari italiani, in Italia e all’estero.

Per questo motivo, esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per l’istituzione di una Commissione d’inchiesta che, come Partito Democratico, abbiamo richiesto e auspicato fin dall’inizio della XVI legislatura, ormai circa due anni fa. A questa nostra richiesta, qualche mese dopo si è associata una proposta del PdL, di cui è stato primo firmatario il senatore Balboni, che conteneva delle richieste molto simili, specialmente relativamente alle finalità, oltre ad aspetti che sono stati integrati dal lavoro della Commissione.

Va detto in via preliminare che questa Commissione non va intesa come atto critico nei confronti delle Forze armate o come contrapposizione al lavoro che queste svolgono. Essa muove dall’obiettiva necessità di approfondire diversi profili relativi al rischio sanitario del personale militare, secondo le indicazioni delle Commissioni d’inchiesta istituite nella scorsa legislatura e anche nella XIV. In particolare, si impone uno strumento di inchiesta perché le singole indagini della magistratura su tali temi non sono mai riuscite a dare risposte certe e definitive.

Nel frattempo, va detto che il lavoro svolto dalla Commissione difesa è stato proficuo, tanto da giungere alla comune convinzione della necessità di estendere l’oggetto dell’inchiesta, anche in base alle sollecitazioni giunte da singoli cittadini militari, nonché da organizzazioni ed associazioni che curano gli aspetti più delicati dell’intera questione. È così che, oltre ad occuparsi di uranio impoverito e di nanoparticelle, la Commissione istituenda dovrà anche indagare sulle componenti dei vaccini somministrati al personale militare, indipendentemente dal successivo impiego, dovrà indagare sulle modalità della somministrazione dei vaccini allo stesso personale, nonché sul monitoraggio delle condizioni immunitarie dei soggetti osservati, dovrà indagare sui rischi associati alla presenza di gas radon o di materiali contenenti amianto negli ambienti dove il personale militare è chiamato a prestare servizio. La recente vicenda del processo instaurato a Padova nei confronti di alcuni vertici militari per il decesso di militari della Marina militare e le indagini partite per circa altre 600 vittime militari da amianto danno contezza della necessità di questo approfondimento.

Infine, bisognerà indagare sull’adeguatezza degli istituti di indennizzo, sia di natura previdenziale che di sostegno al reddito, attualmente previsti dall’ordinamento a favore dei soggetti colpiti da patologie correlate.

Evidentemente, il compito cui è chiamata la Commissione è estremamente vasto, gravoso e molto impegnativo. È peraltro foriero di buoni risultati il fatto che si giunga oggi ad un voto favorevole condiviso da tutti, perché tutti ci rendiamo ben conto della necessità di tutela dei nostri militari, dei lavoratori militari, colpevoli solo di aver fatto il proprio dovere, a seguito del quale risultano essersi ammalati e in certuni casi risultano deceduti per gravi patologie tumorali.

Ma il valore principale di questa nostra decisione favorevole consiste nel riconoscere l’imprescindibilità istituzionale delle esigenze di verità, di tutela, di giustizia, di solidarietà. Vogliamo sapere che cosa è successo; vogliamo sapere per quale motivo i nostri militari si sono ammalati o sono deceduti: vogliamo saperlo anche per tutelare e salvaguardare coloro che ancora stanno affrontando analoghi scenari di guerra, o che in Italia stanno svolgendo attività collegate. Vogliamo rendere giustizia ai nostri morti, vogliamo concretamente, come istituzioni, essere vicini alle vittime, in uno spirito di solidarietà che caratterizza parti fondamentali della nostra Costituzione. È un dovere che abbiamo nei confronti di tutte le vittime, sia militari che civili, e nei confronti dei loro familiari; è un dovere etico, sociale, politico al quale il Parlamento non si può sottrarre. (Applausi dai Gruppi PD, IdV e del senatore Peterlini).

 


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