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lettera aperta

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Lettera aperta :

L’ Articolo 3 dello Statuto dell’Associazione Italiana Esposti Amianto recita:


L’Associazione non ha fini di lucro, opera per il pieno rispetto e per la tutela dei diritti civili e dei diritti umani in modo pacifista e non violento con finalità di solidarietà sociale; essa opera in piena autonomia rispetto alle istituzioni e alle organizzazioni politiche e sociali.
E’ contro ogni concezione dello sviluppo come mera crescita quantitativa esclusivamente finalizzata al profitto e che prescinde dalla tutela della salute e dell’ambiente, nel rispetto dei lavoratori e dei cittadini, che come tale esclusa dai suoi presupposti primari il diritto della salute e la tutela individuale e collettiva, oltre che la salubrità ambientale, subordinando ad interessi di qualsiasi altra natura. L’Associazione fa propri gli obiettivi concernenti la salute stabiliti per tutti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.


L’Associazione si prefigge i seguenti scopi :

a) l’abolizione dell’amianto (o asbesto) e degli altri agenti tossici – nocivi cancerogeni cui non può essere attribuito alcun valore limite.
La messa al bando dell’amianto e degli altri agenti tossico – nocivi va intesa in ogni sua forma: estrazione diretta o indiretta, lavorazione, impiego produttivo, commercializzazione, esportazione, importazione.
b) il sostegno ai lavoratori e ai cittadini esposti ed ex esposti all’amianto che si prefiggono di bandire l’amianto da tutti i processi produttivi di lavorazione e la sua presenza nociva dall’ambiente;
c) il sostegno ai cittadini singoli o associati, anche sul piano giuridico, che sono colpiti da esposizione all’amianto;
d) la messa al bando dei cosiddetti “sostituti dell’amianto” laddove non sia dimostrata chiaramente la loro innocuità;
e) l’applicazione della legge n. 257/92 e della normativa di attuazione; l’adeguamento di tale normativa rispetto ai dati epidemiologici, igienico-ambientali e al progresso tecnico – scientifico della medicina e della sorveglianza sanitaria.

f) la realizzazione degli obiettivi previsti dalla conferenza nazionale governativa sull’amianto del 1999, nonché da quella non governativa del 2004 e da quella europea del 2005;
g) la previsione da parte degli organi competenti, di un quadro legislativo nazionale, europeo e internazionale che stabilisca in modo chiaro: l’abolizione dell’amianto, dei suoi sostituti di analoga nocività e degli altri agenti tossici –nocivi; la definizione delle strutture e degli organi di controllo; la realizzazione delle bonifiche dei siti contaminati;
h) l’applicazione di quanto stabilito dalla normativa istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale rispetto all’INAIL.


L’AIEA Val Basento si muove, pertanto, nel pieno rispetto dell’articolo su citato fornendo ai propri iscritti ed a tutti coloro che chiedono consulenza, le informazioni ed i suggerimenti di competenza con documentazione tecnico-legale, anche, con il supporto del legale dell’associazione medesima, ragion per cui nessuno può sentirsi autorizzato a diffondere informazioni subdole e gravemente diffamatorie.
Alla luce di quanto sopra si diffida chiunque, Associazioni Sindacali comprese, a non diffondere notizie infondate ed infamanti nei confronti dell’Associazione, che viene ingiustamente accusata (anche in occasione di incontri Istituzionali) di disinformare i Lavoratori coinvolgendoli in un percorso del quale non sarebbero chiari i risvolti e gli obiettivi.
Corre l’obbligo rimarcare che dette infondate accuse sono state implicitamente espresse in una Sede Istituzionale, il che rende dette affermazioni, oltre che totalmente infondate, ancora più gravi.
L’incontro in questione era unicamente finalizzato a supportare tutte le iniziative necessarie per condurre una battaglia territoriale, ed in seguito anche nazionale, sulla complessa problematica dell’amianto.
Trattasi dell’unico e vero obiettivo dell’Associazione che, si ripete, non ha altri fini ed altre mire.
Può darsi che altri, fingendo di tutelare i Lavoratori, si occupino solo di preservare i propri interessi di bottega, ma questo modo di fare non ci appartiene e ricordiamo che tutte le attività che svolgiamo e le iniziative che promuoviamo le facciamo come puro volontariato.

Matera, lì 19 Ottobre 2010

A.I.E.A. VBA & CSA
(Basilicata & Centro Sardegna)
MURGIA MARIO
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